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Spazio, la sonda Osiris-Rex pronta ad atterrare sull'asteroide Bennu

Nella notte fra il 20 e il 21 ottobre 2020, la sonda Nasa Osiris-Rex scenderà sulla superficie dell asteroide Bennu, fra i 135 i 202 milioni di Km dal Sole, per raccogliere un campione di terreno che riporterà sulla Terra nel 2023, ripetendo l'impresa simile portata a termine con successo dalla sonda giapponese Hayabusa 2 nel 2019, che prelevò materiale dall asteroide Ryugu. Obiettivo della missione è studiare la composizione del terreno incontaminato dell'asteoride per comprendere meglio l'origine e la formazione del Sistema solare.

Osiris Rex è arrivata nell'orbita dell'asteroide Bennu il 3 dicembre 2018 e per 2 anni circa ne ha fotografato e scansionato la superficie, individuando, tra le asperità del terreno disseminato di massi giganteschi, Nightingale, cioé il sito dove si poserà per prelevare il campione del materiale da studiare. Durante la discesa, il sistema d'atterraggio scansionerà in tempo reale il terreno, confrontandolo con la mappa nel database della sonda, fino al momento del contatto, in modo da evitare di finire in una zona non adatta.

Se tutto andrà come previsto, spiegano dall'Inaf, l'Istituto nazionale di astrofisica, la sonda estrarrà il suo meccanismo di acquisizione dei campioni Tagsam (Touch-And-Go-Sample Acquisition Mechanism), agganciato all estremità di un braccio lungo oltre tre metri ed effettuerà un cosiddetto "Touch and go", letteralmente tocca e riparti, di circa 10 secondi, prelevando i campioni da riportare sulla Terra con delle piccole pompe d'aspirazione a gas e dei dischetti appiccicosi. L'obiettivo del team di ricerca è è raccogliere almeno 60 grammi di materiale dalla superficie di Bennu da portare sulla Terra. In caso di problemi la sonda potrà ripetere la manovra, se avrà successo, invece, potrà far rotta verso casa.

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