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Maria Elena Boschi, la frase che ha fatto impazzire Calenda

La frase che ha scatenato l'inferno nel Terzo Polo è di Maria Elena Boschi. "Noi siamo pronti al confronto, da parte nostra non c’è nessun problema. I problemi li hanno aperti ieri gli amici di Azione con Calenda e Richetti. Per noi rimane idea del partito unico. Dovete chiedere a loro, che da ieri mattina hanno cambiato idea sull’entusiasmo di Calenda sul progetto del Riformista. La bozza che ci hanno mandato ci sembra uguale a quella già vista e discussa. Noi abbiamo già fissato assemblea Italia Viva per il 10 di giugno", spiega l'ex ministra delle Riforme del governo Renzi, entrando a gamba tesa nella difficilissima trattativa tra Italia Viva e Azione, in un Terzo Polo ormai dilaniato dalla faida personale tra i due leader. Da una parte Matteo Renzi e i suoi, tra cui la Boschi. Dall'altra Carlo Calenda, che infatti commenta durissimo le parole della Boschi al termine della riunione di 3 ore ad alta tensione con gli ormai quasi ex alleati.

"La riunione è iniziata con le parole di Maria Elena Boschi, non precisamente di reciproco rispetto. Io ho tenuto a rimarcare tutte le cose che io ho portato all'attenzione sono questioni che hanno a che fare con la politica, su come si costruisce seriamente un partito unico, non questioni che hanno a che fare con il personale. Invece noi con Matteo Richetti siamo stati oggetto di attacchi molto violenti. Abbiamo chiarito che questo non è il modo con cui si lavora", attacca Calenda.

Poche ore dopo, esplode il caso delle frasi attribuite a Renzi da un retroscena di Carlo Bertini sulla Stampa ("Calenda è pazzo, ha sbagliato le pillole") che ha portato Calenda a pubblicare un altro veemente tweet alle 8 della mattina: "Matteo Renzi queste volgarità nascondono un nervosismo esagerato. Semplicemente hai provato a darci una fregatura e sei stato rispedito al mittente. Questa volta lo 'stai sereno' non ha funzionato. Fine". Seguono replica di IV ("Carlo, nessuno ha mai pronunciato quelle frasi. Qui c'è il testo pronto: vuoi firmare o preferisci di no? Nessuna fregatura, guarda il documento") e dello stesso Renzi: "In queste ore ci sono polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo. Ne sono molto dispiaciuto anche perché non vedo un motivo politico per la rottura. Eviterei di inseguire le polemiche e i retroscena. Andrei al sodo. Ieri Azione ha presentato un documento, a noi va bene con piccole modifiche assolutamente accettabili. Le abbiamo pubblicate: i vecchi partiti si sciolgono con l'elezione del Segretario nazionale del partito unico. Se Calenda ci sta, noi firmiamo. Se Calenda ha cambiato idea, lo rispettiamo e ne prendiamo atto". "Quanto alla Leopolda - prosegue il leader di Iv ed ex premier - chi conosce quell'esperienza sa che è un momento bello di confronto politico tra generazioni e storie diverse. E' un momento in cui tante persone si avvicinano alla politica. Dire che non può essere più fatta la Leopolda non ha senso. La facciamo con migliaia di volontari dal 2010, non vedo perché dovremmo smettere di farla oggi in un momento in cui la politica va difesa dai populismi e dai sovranismi. Il mio è un appello finale: basta polemiche, rimettiamoci al lavoro tutti insieme. Noi ci siamo, consapevoli della responsabilità verso tanta gente che ci chiede di tornare a sognare, non di volare rasoterra". 
 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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