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Debora Serracchiani, nervi tesi: battibecco con Fontana

Non è stata una serata facile per Debora Serracchiani. Nel corso delle dichiarazioni di voto sulla manovra, approvata alla Camera con 221 sì, la capogruppo del Pd a Montecitorio ha sollevato una feroce polemica con i banchi della maggioranza, polemizzando anche con il presidente d'aula, il leghista Lorenzo Fontana. "Quando parla la destra noi stiamo in silenzio", alza la voce l'esponente dem a un certo punto, infastidita dalla "disattenzione" dei colleghi.

Il botta e risposta si sviluppa tutto in pochi secondi. "Scusi presidente, però mi faccia capire come funziona", si interrompe all'improvviso la Serracchiani, visibilmente irritata nel corso del suo intervento, reso difficoltoso dal vociare in aula. "Sì onorevole, chiedo cortesemente un po' di silenzio", interviene Fontana. Ma non basta. La dem lo interrompe subito. "Quando parla la destra stiamo zitti e quando parliamo noi...". "Sì, sto richiamando", si difende ancora il presidente della Camera, che aveva già suonato la campanella per riportare l'ordine pochi secondi prima che la Serracchiani si lamentasse. "Finalmente!", esclama la capogruppo del Pd prima di inforcarsi nuovamente gli occhiali e proseguire. "Scusate colleghi, è una questione di rispetto anche per chi ci segue - aggiunge Fontana -. Chi non vuole ascoltare può lasciare l'aula, ma a chi resta chiedo cortesemente di fare un po' di silenzio. Recuperiamo il tempo". 

Quindi, la Serracchiani ha potuto concludere la sua dichiarazione di voto (ovviamente negativa nei confronti della manovra) tuonando: "Ve lo diciamo chiaro e forte: giù le mani dal servizio sanitario nazionale e dalla salute dei cittadini". Non l'avesse mai fatto. Su Twitter è partita una valanga di insulti all'indirizzo suo e del partito guidato da Enrico Letta: "Ma la Serracchiani non si vergogna a dire 'giù le mani dalla salute pubblica' dopo anni di tagli fatti dal suo partito? Ma hanno la faccia come...". O ancora: "Eviti di parlare del sistema sanitario perché l'avete distrutto voi! Vergognatevi!!!". Fino allo sfotto finale: "Serracchiani non ti applaudono neanche i tuoi... La soglia del 3% si avvicina". 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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