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Carlo Taormina e Castellino: "Lui fuori dalla Camera, ma le Brigate rosse..."

Il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino tenuto fuori da Montecitorio, e l'avvocato Carlo Taormina va su tutte le furie. "A me sembra molto grave quello che sta succedendo. Sta succedendo che nel tempio della democrazia, cioè la Camera dei deputati, dove in quest'aula, nella quale io tante volte sono venuto anche quando ero in carica sono entrati tutti e di più, ricordo anche personaggi appartenenti alle vecchie Brigate rosse e quant'altro, tutti sono entrati in quest'aula".

Usa parole dure Taormina, ex parlamentare di FI, nel corso di una conferenza stampa nella sala della Camera dove era prevista la presentazione di "Italia libera", nuovo progetto politico "non violento e anti-globalista" promosso dall'ex leader romano di Forza Nuova imputato per l'assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021. La sala per la conferenza era stata prenotata da Francesco Gallo, deputato del gruppo Misto eletto nella lista Sud chiama Nord. Ma a Castellino tuttavia è stato impedito di entrare. "Castellino, che non ha precedenti penali per sentenze passate in giudicato - spiega ancora Taormina, tra i soci fondatori del neo-nato partito - e che ha un procedimento penale a tutti noto, relativo alla questione della Cgil, tanto per intenderci, è un cittadino imputato assistito ancora, se la Costituzione è ancora in vigore, dal terzo comma dell'Articolo 27 che sancisce il principio della non colpevolezza".

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