Mario Draghi, "la variante Omicron pesa". Stato d'emergenza, la verità in aula alla Camera
A indurre il governo a prororogare lo Stato d'emergenza fino al 31 marzo 2022, forse, è stata soprattutto la variante Omicron, a causa della quale, ha spiegato il premier Mario Draghi alla Camera, "torna alto l'allarme sull'epidemia". Il presidente del Consiglio è a Montecitorio per riferire all'aula alla vigilia del Consiglio Ue, ma i temi all'ordine del giorno sono sempre quelli del Covid, oggetto del CdM di lunedì pomeriggio. "I casi sono in aumento in tutta Europa e in Italia, seppur con una incidenza minore rispetto al resto dei Paesi Ue. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri. Il miglioramento è stato grazie ai vaccini".
"Vaccinarsi è essenziale per restare aperti - ha ribadito Draghi -. Come dimostra un recente studio dell'Istituto Superiore di Sanità i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l`economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora". "Chi non si è vaccinato - è il suo monito - lo faccia il prima possibile". "In Italia più dell'85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile".
Alla proroga dello stato d'emergenza non è seguita l'attesa misura che avrebbe dovuto reintodurre l'obbligo di mascherina all'aperto nel periodo natalizio, per arginare assembramenti e rischio di focolai legati allo shopping nei centri storici. Sul tavolo però c'è anche un altro tema, destinato a impattare anche sulle feste, quello delle bollette: "L'aumento del costo dell'energia è legato soprattutto a cause congiunturali, come la ripresa economica globale e le strozzature negli approvvigionamenti, oltre che per un problema strutturale della transizione energetica. Questi fattori transitori dovrebbero essere almeno in parte superati nel corso del 2022, con la normalizzazione dei consumi e il superamento dei colli di bottiglia". Per questo, ha assicurato Draghi, il governo dopo essersi impegnato "per contenere l'incremento dei prezzi delle bollette", ora "è pronto ad aggiungere nuove risorse".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev