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Ddl Zan, caos in Senato. La Casellati travolta dai fischi e seduta sospesa. L'ipotesi: nuovo rinvio in Commissione

Tensione alle stelle al Senato sul Ddl Zan. In aula a Palazzo Madama scoppia la bagarre quando la presidente Elisabetta Casellati, di Forza Italia, apre alla richiesta del presidente della Commissione Giustizia Andrea Ostellari, leghista, di sospendere i lavori e convocare una nuova capigruppo per verificare se ci fosse la possibilità di trovare una intesa sul disegno di legge contro la omotransfobia che sta spaccando il Parlamento e la stessa maggioranza. Pd, M5s e LeU, favorevoli al Ddl Zan e alla "conta" in Senato protestano vivamente, con sonori fischi all'indirizzo della Casellati. La forzista risponde per le rime: "I mondiali, anzi gli Europei li abbiamo già vinti, non voglio un clima da stadio".

La grillina Maiorino è molto critica con Ostellari e Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che ha deciso di tentare una mediazione con la Lega. "La Commissione è stata calpestata, il presidente ci ha impedito anche la calendarizzazione, a grande fatica abbiamo ottenuto di portare il provvedimento in aula quindi la prego di consentire la discussione sul Ddl Zan. Aggiungo che la mediazione sarebbe possibile se davvero chi vuole mediare fosse interessato a tutelare i diritti delle persone in questione". Qui si scatenano i fischi, con la Casellati che deve intervenire. "Non possiamo vedere con i fischietti dietro le mascherine... non al clima da stadio".

I senatori sono agguerriti. Il renziano Faraone coglie la palla al balzo: "Condivido pienamente le parole della senatrice Unterberger: verifichiamo in capigruppo se c'è un percorso per fare una legge insieme. Noi proporremo le nostre soluzioni in conferenza capigruppo". Il sospetto della sinistra è che dopo 8 mesi di rinvii e audizioni, il testo già approvato alla Camera finisca ancora impantanato in Senato. Il bello è che proprio il leader di Faraone, Renzi, aveva annunciato in mattinata: "Sono contrario a che si ritorni in  commissione. Dico alla Lega di non fare passi indietro e dico a certa sinistra di non rincorrere le bandierine". Evidentemente, però, la situazione è mutata così come la strategia di IV. E quando la Casellati sospende la seduta, arriva la raffica di fischi.  

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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