Ddl Zan, "Mario Draghi aveva detto che...". Ma a De Falco staccano il microfono sul più bello: scandalo al Senato
Gregorio De Falco del gruppo Misto ha provato a fare una domanda diretta sul ddl Zan e sull’intervento del Vaticano, che ha chiesto di modificare il disegno di legge perché in alcuni punti violerebbe il Concordato. “Ancora una sola parola, perché lei presidente aveva detto che se le fosse stata posta domanda avrebbe risposto - ha dichiarato De Falco rivolgendosi a Mario Draghi - la nota verbale della Santa Sede sul ddl Zan che lei…”. A questo punto è però stato spento il microfono del senatore ex M5s.
“Mi dispiace - è intervenuta la presidente Elisabetta Casellati - non ho dato tempo in più a nessuno. Può depositare le sue osservazioni e saranno allegate al resoconto”. Insomma, è mancato il tempo a De Falco di porre la domanda sul ddl Zan e nessun altro senatore ha sollevato la questione. Una vicenda a dir poco strana, dato che alla vigilia delle comunicazioni alla Camera e al Senato era stato lo stesso presidente del Consiglio a dirsi pronto a rispondere in maniera accurata a un eventuale domanda sul ddl Zan e sull’intervento del Vaticano.
E invece dai deputati intervenuti in aula non è stata detta neanche una parola. Scena che si è poi ripetuta a Palazzo Madama, fatta eccezione per De Falco che però è arrivato fuori tempo massimo. Da registrare, invece, il gesto di Monica Cirinnà del Pd, che si è presentata al Senato con una t-shirt decisamente schierata: “Some people are gay. Get over it”.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev