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Matteo Salvini 'commissaria' il Viminale: "Cosa cambia per Luciana Lamorgese con la Lega al governo"

Le mani della Lega sul Viminale. In materia di immigrazione e porti chiusi, Matteo Salvini non è mai stato tenero con Luciana Lamorgese, la donna che l'ha sostituito al Ministero degli Interni. Con Mario Draghi premier, però, le cose sembrano essere un po' cambiate, perlomeno nella comunicazione del governo, meno indulgente su ong e accoglienza rispetto ai tempi della maggioranza giallorossa. Il motivo è semplice: ora a Palazzo Chigi c'è anche la Lega, e Salvini fa pesare questa svolta sull'immigrazione clandestina: "Con noi al governo, contiamo che Lamorgese avrà più forza per far rispettare i confini". Insomma, basta la parola, Carroccio, per far capire che non il caso di scherzare coi vari Fratoianni o Toninelli

"Nel post Covid - spiega sempre Salvini nella sua conferenza stampa alla Camera - l'unica immigrazione che ci interessa è quella dei giovani del Sud (che ora sono anche 50enni) che rientrano in Patria. Ecco, noi li vogliamo riportare a casa". Sempre sul Sud, il leader leghista smentisce la vulgata, quella della Lega partito anti-Mezzogiorno: "C'è bisogno di crescere, di investire e di lavorare. Se riparte il Sud riparte tutta Italia. Dopo anni di chiacchiere, di politica di assistenza e di beneficenza con la Lega puntiamo sul lavoro. La terra dei fuochi diventa una risorsa. Riqualificazione di Bagnoli, rilancio del porto di Goia Tauro, il sistema ferroviario in Sicilia, un sud che cresce, che ha delle eccellenze che vanno solo aiutate".

Tema chiusure, strettamente legato a quello della ripartenza economica: "Noi sosteniamo la linea Draghi. Il presidente ha detto 'Ci rifacciamo ai dati', bene se i dati portano una regione in zona rossa si chiude, se i dati portano una regione in zona gialla si apre. No ai dati scientifici a senso unico. Se la scienza porta al rosso si va al rosso, se porta al bianco si va al bianco". Un chiaro messaggio per il ministro della Salute di Leu, Roberto Speranza. 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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