Giovanni Donzelli, quello di cui il governo non parla: "Sbarchi triplicati, qual è la vostra linea? Pd-Carola Rackete?"
"La prima cosa da fare è cacciare Arcuri". È durissimo Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, nel suo intervento alla Camera nel corso del dibattito sulla fiducia al nuovo premier Mario Draghi. "Un qualsiasi governo di buonsenso - incalza il meloniano - avrebbe impedito che tre intermediari, in piena pandemia, avessero preso per vendere e comprare mascherine dai cinesi 70 milioni di euro in commissioni. E tra questi tre intermediari ci fosse un collaboratore come Mario Benotti, vicino a esponenti del Partito democratico, e mentre si davano 70 milioni di euro a intermediari amici degli amici si facevano chiudere aziende, i ristoratori e il mondo della montagna".
"Un governo di buonsenso questo lo avrebbe impedito - tuona Donzelli riferendosi al commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri -, un governo di buonsenso come mi auguro sia quello che state varando oggi la prima cosa che dovrebbe fare è cacciare Arcuri, perché un uomo che si prende così tante responsabilità dei molti fallimenti, in un governo di buon senso non può rimanere un minuto in più".
Oltre il buonsenso, però, ricorda l'esponente di FdI, ci sono le scelte politiche: "In queste ore non ne state parlando, ma si stanno moltiplicando gli sbarchi, sono 300 in più dell'anno scorso, il triplo del 2019. Qual è la linea di questo governo sul tema? Il blocco navale come chiede Giorgia Meloni o quella di alcuni esponenti di questa maggioranza (il Pd, ndr) che sono saliti sulle navi delle Ong a speronare le barche della guardia di finanza italiana? Bisogna scegliere".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev