Matteo Salvini, "la Lega c'è". Il primo commento a caldo al discorso di Draghi, parole imprevedibili
"Ottimo punto di partenza, la Lega c'è". Matteo Salvini accoglie favorevolmente il discorso del premier Mario Draghi, che ha chiesto la fiducia al Senato. "Più salute e meno tasse, più rimpatri e meno burocrazia, più cantieri e meno sprechi, responsabilità e rispetto nei confronti delle future generazioni, orgoglio di essere italiani - lo ha riassunto così il leader leghista -. Ottimo punto di partenza, nel nome dell’efficienza, della trasparenza e del cambiamento. La Lega c'è!". Nessun riferimento polemico a quello che in tempo reale sembrava, da parte di Draghi, un riferimento un po' piccato proprio a certe tentazioni della pancia leghista. "La scelta dell'euro è irreversibile", ha sottolineato l'ex governatore della Bce. A qualche economista d'area Lega saranno fischiate le orecchie, ma non al Capitano che sembra intenzionato a fare buon viso a cattivo gioco.
"Pace con Roberto Speranza? I ministri avranno il sostegno e l’aiuto necessario dalla Lega", ha chiarito non a caso l'ex ministro degli Interni, che aveva duramente contestato la decisione di prorogare la chiusura degli impianti da sci all'ultimo minuto. Quel che importa, prosegue Salvini, è il cambio di passo: "Se qualcuno non ha garantito nei mesi passati il cambiamento e quello che aveva promesso, faccio un esempio, il piano vaccinale, a me non interessa se è colpa dell’Europa, di Bruxelles, di Arcuri, di tizio o caio. Gli italiani chiedono salute e quindi bisogna trovare qualcuno in grado di garantire questa salute". La Lega, però, si promette leale: "Siamo garanzia di presenza all’interno del governo dell’Italia che vuole crescere, costruire, avanzare, innovare. Son contento di non aver lasciato alla sola sinistra la gestione del governo in un momento così delicato per l’Italia. Non vedo l’ora che la squadra sia al completo". Di certo, "la situazione economica è preoccupante. Al Ministero dello Sviluppo Economico ci sono più di 100 tavoli di crisi aziendali aperti dalla Whirpool all’Embraco, da Ilva ad Alitalia. Quindi conto che comunque Draghi sia garanzia per gli interessi italiani in Europa".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev