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Matteo Renzi, il segno della crisi imminente: "Chi lo ha applaudito in aula sul Mes"

"Se nella manovra c'e' un provvedimento che porta la governance del Next Generation Eu e un provvedimento con la Fondazione dei servizi segreti votiamo contro. Lo diciamo con molta lealtà e prima". Parole chiare del leader di Italia viva, Matteo Renzi, intervenendo in Senato dopo le comunicazioni del presidente Conte sul Consiglio Ue.  Infatti è proprio sul Recovery plan che la maggioranza sta rischiando di cadere. Anche nel Pd in molti sono d'accordo con Renzi, anche se preferiscono essere cauti nelle loro affermazioni. "Ci vuole una maggiore collegialità nelle decisioni o tutto diventa più difficile", ha per esempio detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. E ieri al Senato dai banchi pd sono giunti applausi al discorso di Renzi che attaccava Conte sul Recovery. Ha battuto le mani, scrive il Corriere della Sera, persino Luigi Zanda. Nel Pd lavorano per cancellare i "poteri sostitutivi", la possibilità per i manager della task force ideata dal premier di prendere le decisioni al posto dei ministri. Ma Matteo Renzi non ci sta e questa mediazione non gli basta. 

 

 

 


Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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