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Coronavirus, Roberto Speranza: "Non facciamoci illusioni, crescita diffusa e generalizzata in tutti i territori"

Anche ieri, lunedì 5 ottobre, i dati del bollettino della protezione civile sul coronavirus non erano buoni: meno contagi ma per il crollo di tamponi, tanto che si è registrato il massimo in termini percentuali nel rapporto tra test e positivi da parecchie settimane a questa parte. Insomma, le notizie non sembrano confortanti. Così come non danno conforto le parole di Roberto Speranza, il ministro della Salute, il quale mostra tutto il suo scetticismo sull'evolversi della pandemia nel nostro Paese: "L'Italia sta meglio in questo momento" rispetto ad altri Paesi europei, "insieme alla Germania è quello che sta reggendo meglio la seconda ondata ma non dobbiamo farci nessuna illusione". Già, "nessuna illusione". Speranza aggiunge che siamo in una fase di "peggioramento oggettivo. Da 9 settimane c’è una tendenza alla crescita dei numeri. Sarebbe profondamente sbagliato immaginare di esserne fuori". Così in aula alla Camera nel corso delle comunicazioni relative al nuovo Dpcm con le ulteriori misure di contenimento del Covid-19, in particolare la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio.

"L’Italia - ha proseguito Speranza nel suo intervento - ha un piccolo vantaggio rispetto agli altri Paesi europei, ma questo vantaggio non può essere vanificato. In questo momento seguire la linea della prudenza che fino ad oggi ci ha guidato". E ancora: "A febbraio, marzo e aprile il virus aveva colpito un pezzo d’Italia circoscritto, la Lombardia e alcune aree del Nord. Oggi non c’è più una dinamica di territorialità. I numeri segnalano una crescita diffusa e generalizzata che tocca tutti i territori. Nessuna Regione può sentirsi fuori dai rischi". Insomma, stando alle parole di Speranza sembra che la prospettiva sia anche peggiore rispetto allo scorso febbraio e marzo.
 

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