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Nicola Zingaretti dopo le regionali: "Se uniti, vincevamo ovunque". L'attacco a M5s e Renzi

A spoglio delle regionali caldissimo, Nicola Zingaretti apre il regolamento di conti nel centrosinistra. Si profila un clamoroso 3-3, con Puglia e Toscana che potrebbero rimanere al Pd con non poco stupore di molti commentatori. "Se fossimo stati sempre uniti avremmo vinto quasi ovunque", è il commento del segretario dem, mentre proprio dalla Puglia arrivano le proiezioni che vedono il governatore uscente Michele Emiliano davanti a Raffaele Fitto e dalla Toscana rossa Eugenio Giani allunga sulla leghista Susanna Ceccardi.


Nota politica non secondaria: Emiliano e Giani sono state due scelte di Zingaretti, che gli avevano attirato non poche polemiche e causato pure la rottura con Italia Viva in Puglia (Renzi, insieme a Calenda, ha puntato sul fallimentare Scalfarotto). Vincendo, Zinga si prende una bella soddisfazione su IV ma pure sul Movimento 5 Stelle, che ha corso da rivale del Pd ovunque tranne che in Liguria (dove con Sansa i giallorossi si sono schiantati contro Giovanni Toti) e può a buon diritto reclamare un "nuovo" centrosinistra a trazione Nazareno. "Ora si apre il cantiere delle riforme", annuncia Zingaretti a proposito del referendum che ha dato il via libera al taglio dei parlamentari. Forse intendeva il cantiere dei lunghi coltelli.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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