Giuseppe Conte, negoziati Ue: "Vicini alla svolta, cautamente ottimista". Ma sembra vincere solo l'Olanda
Mancano poche ore all'inizio del quarto round dei negoziati su Recovery fund e bilancio Ue. E Giuseppe Conte, conscio del fatto che tornare in Italia senza intesa o con un accordo punitivo potrebbe essere il suo ultimo capitolo da premier, usa toni ottimisti: "Stanotte c'è stata una svolta, direi che sono cautamente ottimista". E ancora: "Il braccio di ferro ha rischiato di appannare obiettivi comuni. Mi smembra che il clima sia cambiato. Ieri sera c'è stata una svolta", ha ribadito. Conte ha aggiunto: "Non stiamo scherzando. Stiamo offrendo una risposta europea e non possiamo scherzare più. Lo dobbiamo ai nostri cittadini colpiti dalla gravità delle conseguenze della crisi. Non c'è tempo di tergiversare". Anche Angela Merkel sembra condividere simile ottimismo: "Abbiamo lavorato su un quadro per un possibile accordo, è un passo avanti e dà la speranza che forse oggi ce ne possano essere altri o che un accordo sia possibile".
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Il nodo rimane sempre il pacchetto di aiuti anti-crisi da coronavirus, il cosiddetto Recovery Fund, a 750 miliardi di cui 400 di trasferimenti a fondo perduto e 350 miliardi di prestiti, soluzione contro la quale si sono schierati i cosiddetti "Paesi frugali", ovvero Olanda, Svezia, Danimarca e Finlandia, che vogliono ridurre il pacchetto a 700 miliardi: 350 di aiuti e 350 di prestiti. Secondo le indiscrezioni, l'ultima proposta formale che verrà presentata da Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, prevede una dotazione di 390 miliardi di euro di sovvenzioni, ma con sconti sul bilancio Ue più bassi rispetto alla precedente soluzione.