Matteo Salvini al Senato, coronavirus e stato d'emergenza: "Conte, basta ricatti. Quanti sono i migranti tra i nuovi contagiati"
"Rischiate di fare più danni per fame di quanti non ne abbia fatti il coronavirus". Al Senato Matteo Salvini si rivolge direttamente ai banchi del governo, chiedendo "rispetto dei 35mila morti" causati dall'epidemia. La discussione sul prolungamento dello stato d'emergenza per tutto il 2020 annunciato lo scorso venerdì da premier Giuseppe Conte accende l'aula di Palazzo Madama: "Non dovete tenere il Paese sotto ricatto - tuona il leader della Lega -. Il solo annuncio di una proroga al 31 dicembre o al 31 ottobre dello stato di emergenza sta causando un danno di decine di miliardi di euro all'economia italiana. Chi paga? Chi risponde? Conte? Toninelli?".
"Non potete pensare di minacciare gli italiani di stare chiusi o sotto ricatto per altri mesi in base al nulla - prosegue Salvini -. Ieri su 41.867 tamponi, i positivi sono stati solo 114, 39 dei quali sono immigrati appena sbarcati. Esiste un ministro dell'Interno in questo Paese?". Il riferimento è al suo successore al Viminale, Luciana Lamorgese, "Nelle terapie intensive sono rimaste solo 60 persone in tutta Italia. Ventotto ce li hanno mandati in regalo con gli sbarchi in Sicilia e altri 11 con gli sbarchi in Calabria. Almeno questi potresti fermarli?". Il governo, sottolinea ancora Salvini, è tentato dal cancellare Quota 100 per reintrodurre la riforma Fornero sulle pensioni. "Sapete che senza Quota 100 avremmo avuto molti più pensionati morti per coronavirus? - domanda polemicamente, riferendosi agli anziani costretti a lavorare sulla base della precedente legge -. Se qualcuno pensa tra i banchi del Pd di tornare alla legge Fornero faremo le barricate dentro e fuori dal Parlamento, perché alla legge Fornero non si torna per quello che mi riguarda".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev