Matteo Salvini e Luigi Di Maio, tentativi di pace a tarda notte: cosa c'è dietro alla tregua

di Davide Locanodomenica 21 luglio 2019
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E alla sera, vaghi tentativi di pace. Dopo gli insulti, gli attacchi, le minacce di crisi, ecco che a tarda sera, Matteo Salvini e Luigi Di Maio provano a mettere assieme qualche coccio, ripetendo che "il governo va avanti". Incredibile ma vero, dopo ciò che è accaduto nelle ultime 24 ore, ma tant'è. La Lega smentisce sia strappi imminenti sia l'incontro del leader con Sergio Mattarella. Dunque il capo politico M5s, il quale afferma: "Se c'è la voglia di lavorare insieme, una soluzione si trova sempre". Il tutto dopo che i toni si erano alzati come mai prima era accaduto. Salvini, da par suo, ha detto di "fidarsi di Di Maio, ma non di alcuni ministri 5s che non sono all'altezza. Chi? Fate voi. Per esempio il ministro delle Infrastrutture, che dovrebbe sbloccarle le infrastrutture", ha impallinato Danilo Toninelli. Ha poi comunque aggiunto che "il governo va avanti se si fanno le cose". A frenare gli attriti, forse, la volontà comune di Carroccio e grillini di tornare al voto subito: per farlo a settembre la crisi deve arrivare entro le prossime 48; inoltre una campagna elettorale agostana sarebbe non solo sfiancante, ma difficile. Queste le ragioni che hanno spinto i due leader a una parziale frenata? Possibile, anche se l'aria continua a restare letteralmente irrespirabile. Leggi anche: Antonio Maria Rinaldi denuncia il "golpe bianco" Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev