Mara Carfagna, lo stop da Berlusconi e Mulè a "Voce libera": "Serve solo a dare visibilità a chi è deluso"

di Giulio Bucchidomenica 5 gennaio 2020
1' di lettura

Stop a Mara Carfagna e al suo soggetto Voce Libera. È Silvio Berlusconi, alla vigilia delle due fondamentali elezioni regionali di gennaio in Emilia Romagna e in Calabria (dove Forza Italia indica anche la candidata governatrice, Jole Santelli), a bloccare il progetto della deputata campana nel timore di un Big bang azzurro proprio nel momento in cui serve compattezza, anche in Parlamento. Leggi anche: "Inutile? Glielo faccio vedere". Mara Carfagna, doppia sfida a Berlusconi "Nonostante le rassicurazioni continue - ricorda il Giornale - in Forza Italia rimane viva una certa agitazione per l'iniziativa" della Carfagna, "anche perché un buon numero di vicini all'associazione sono responsabili di dipartimenti, come Andrea Cangini (Cultura), Massimo Mallegni (Turismo), Paolo Russo (Sud) e Renata Polverini (Lavoro). La diretta interessata assicura massima fedeltà alla casa-madre, "ma i malumori verso la vicepresidente della Camera non si sedano, non tanto perché gli azzurri siano convinti che la pattuglia arriverà allo strappo, quanto perché l'associazione le regala visibilità". Secondo Giorgio Mulè, ormai fidatissimo braccio destro del Cav e raccordo degli onorevoli azzurri, l'iniziativa della Carfagna "genera confusione nell'elettorato perché qualcuno, che magari non può sempre informarsi, può immaginare che sia qualcosa di diverso da Fi". Voce libera, ha tagliato corto, "serve a dare visibilità a chi ha avuto delusioni per mancati incarichi". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, non solo Carfagna: i 5 nuovi soggetti politici del 2019