Beppe Grillo, chi è la favorita per la guida del M5s. Retroscena: provocazione contro Luigi Di Maio
Con gli Stati Generali del 13-15 marzo si decideranno leadership e linea politica del Movimento 5 stelle. Se Luigi Di Maio smentisce le indiscrezioni che ipotizzano le sue imminenti dimissioni da capo politico, cosi come rivelato dal Fatto quotidiano, c'è pure chi attribuisce queste voci a una manovra di Palazzo Chigi. Addirittura a Beppe Grillo in persona, rivela il Corriere della Sera. Leggi anche: Zingaretti cancella il Pd, ecco il nome del nuovo partito: tutto da ridere I "sovrani" Di Maio e Davide Casaleggio vorrebbero un' ssise depotenziata, con una parvenza di dibattito e un rinnovamento di facciata, per poi confermare lo status quo. Ma i grillini ribelli vogliono e pretendono un Congresso vero. A quel punto, Di Maio potrebbe decidere di dimettersi per ricandidarsi. Del resto non c'è una alternativa alla sua leadership. Paola Taverna, infatti, non sembra pronta. Nel primo governo Conte rifiutò di fare il ministro, preferendo il ruolo di vicepresidente del Senato. E da parte sua Di Maio, se fosse riconfermato nonostante tutto, difficilmente accetterebbe di condividere il potere con la Taverna, nota a tutti per il suo carattere tosto. Quindi si dovrebbe discutere del posizionamento politico. Molti vogliono schierarsi tra i progressisti. Di Maio però vuole tenersi libero.