Pd, qualcuno pensa già alle elezioni: il piano dem con sondaggi grillini alla mano
Per una volta maggioranza e opposizione concordano: è più facile che Meghan mandi in crisi la monarchia britannica piuttosto che i grillini mettano in crisi il governo italiano. Perciò le difficoltà del Movimento appaiono ad alleati e avversari per quel che sono: una crisi politica sfociata in un regolamento di conti interno, che per ora non si proietta sulla stabilità dell' esecutivo, siccome persino i dissidenti 5S lasciano i gruppi ma si dichiarano più contiani di Conte. Lo scrive il Corriere della sera in edicola sabato 11 gennaio. Per approfondire leggi anche: Giuseppe Conte, JAcopo Jacoboni svela chi vuol far fuori Di Maio Una cosa è certa, scrive Francesco Verderami, quando si apriranno le urne in Emilia-Romagna e Calabria, oltre a vedere chi avrà vinto bisognerà leggere le percentuali grilline. Ad analizzarle con particolare attenzione saranno Zingaretti e Salvini, rappresentanti a vario titolo di quel partito trasversale per il ritorno al voto che oggi è minoranza in Parlamento. Anche se dentro il Pd persino un paio di ministri meditano se convenga andare alle urne dopo l' approvazione della legge elettorale.