Vittorio Feltri, processate Matteo Salvini e perderete le elezioni ovunque
Sappiamo benissimo come stanno le cose: Salvini è odiato da tutti i partiti in difficoltà. Lui cresce nei sondaggi e minaccia di stravincere ad ogni elezione, pertanto i suoi avversari non sanno più come contenerne l' avanzata. Lo criticano, lo sbeffeggiano, lo accusano di ubriachezza molesta perché di tanto in tanto sorbisce un mojito. Insomma vive nei suoi confronti un disprezzo proporzionale al successo che egli ottiene sul piano popolare. Non pensano neanche lontanamente che per uguagliarlo in termini di voti dovrebbero imitarlo cercando di mettersi in sintonia, come lui fa magistralmente, con la gente che lo apprezza. Più lo sfottono e lo attaccano e più lo favoriscono nella racconta potenziale dei suffragi. L' ultima idea venuta alla sinistra allo scopo di cacciare Matteo nell' angolo è addirittura idiota: processarlo perché ha impedito a una nave di attraccare senza permesso in un porto nostrano. Perfino Renzi, che non è affatto stupido, si è messo in testa di incastrarlo per via giudiziaria. Questo il ragionamento: se il tribunale dei ministri, un baraccone piuttosto ridicolo, dovesse dichiararlo colpevole di qualcosa, la Lega verrebbe penalizzata di brutto. Poveri ingenui. Succederebbe il contrario. Ovvio, anche un cretino capirebbe che grillini e affini vogliono sbarazzarsi di un «nemico» non usando le armi corrette della politica, bensì quelle della magistratura, le cui simpatie e antipatie sono note. L' elettorato, se Salvini fosse condannato per aver limitato le invasioni barbariche, si schiererebbe dalla sua parte e non da quella di chi aspira a farlo secco con mezzi tanto scorretti. Il sospetto che la questione sia in questi termini ce l' hanno un po' tutti. È un fatto che si tende a rinviare il giudizio universale a dopo le consultazioni in Emilia e Romagna, segno che i progressisti sono consapevoli che il martirio di Salvini significherebbe agevolarne la vittoria. Quando la politica scende a questi livelli significa che comunque ha perso la sinderesi. Matteo può piacere o non piacere, ma il più bravo è colui che prende più preferenze. di Vittorio Feltri