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Salvini, mossa a sorpresa per far saltare il banco: "Firme Lega al referendum sul taglio dei parlamentari"

La Lega prova il colpaccio a sorpresa, ma è una corsa contro il tempo. Alcuni senatori di Forza Italia vicini a Mara Carfagna hanno ritirato all'ultimo momento le loro firme a favore del referendum contro il taglio dei parlamentari, rendendo impossibile il deposito in Cassazione della richiesta. Servono in tutto 64 firme, e il promotore Andrea Cangini, senatore forzista, lo ha detto chiaro e tondo: "O si trovano le mancanti entro venerdì mattina o il referendum salta".   Leggi anche: "Quella finestra di opportunità". Cosa sa Casini: quando può cadere Conte Qui, il colpo di scena: secondo fonti parlamentari vicine a Matteo Salvini, proprio la Lega starebbe valutando l'ipotesi di appoggiare la raccolta di firme. Il ragionamento è ambivalente: secondo molti commentatori il referendum allungherebbe la vita al governo, che potrebbe resistere perlomeno fino al voto tra qualche mese, tempo utile per trovare altri appigli e allungare, così, la legislatura. Secondo altri, però (a questo si riferisce chi ha tolto la propria firma), il taglio dei parlamentari sarebbe un rischio troppo grosso per alcuni (ad esempio, Matteo Renzi) che in caso di probabile successo del referendum si ritroverebbe con il partito ridotto ai minimi termini e sarebbe così tentato di accelerare la crisi per congelare l'iter. Ecco perché i salviniani potrebbero saltare sul carro del referendum, battaglia che gode del favore popolare e, soprattutto, in grado di far saltare il banco del governo.  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Cangini annuncia la mancanza delle firme

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