M5s, cinque senatori fanno tremare Conte e 47 parlamentari rischiano sanzioni
Luigi Di Maio annuncia il pugno duro contro chi non rispetta le regole del M5s. Il collegio dei probiviri, l' organo disciplinare del partito, aprirà un processo interno per 47 parlamentari M5s accusati di non aver restituito, come previsto, una parte del loro stipendio. Gli "imputati" avranno circa 10 giorni per presentare le controdeduzioni e, sulla base di queste, il 20 gennaio arriveranno le sanzioni. Lo scrive la Stampa in edicola mercoledì 8 gennaio. Rischiano l' espulsione in nove, tutti in ritardo sulle rendicontazioni da oltre un anno, ma tra questi a preoccupare sono soprattutto i senatori. Per approfondire leggi anche: Massimo Giannini a Otto e mezzo boccia l'alleanza Pd-M5s In cinque sono fermi a dicembre scorso: Lello Ciampollillo, Fabio Di Micco, Cristiano Anastasi, Luigi Di Marzio e Mario Michele Giarrusso. E a Palazzo Madama la maggioranza conta su 164 voti, tre in più rispetto alla soglia minima di 161. "Nessun rischio per il governo", assicura però il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D' Incà. Ma se venisse confermata la cacciata per tutti e cinque, l' esecutivo si reggerebbe in piedi solo grazie all' appoggio esterno del gruppo delle Autonomie, dove siedono i senatori a vita, e di un' eventuale pattuglia di responsabili proveniente da Forza Italia. Inizierebbe, insomma, un calvario ad ogni voto di fiducia.