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Legge elettorale, l'inciucio di Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio scatena l'ira di Matteo Renzi e LeU

Nicola Zingaretti porterà il Partito Democratico in ritiro il 13 ed il 14 gennaio. In provincia di Rieti si terrà un seminario, rigorosamente a porte chiuse, dal quale dovrà uscire il programma che i dem porteranno al tavolo della verifica di governo. Nel frattempo, però, è scoppiato il litigio con gli alleati riguardo alla legge elettorale. Per approfondire leggi anche: Salvini e Di Maio si vedono per decidere come bidonarci Come riportato dal Corriere della Sera, sabato c'è stato un faccia a faccia tra Zingaretti e Luigi Di Maio che ha irritato parecchio Italia Viva e Liberi e Uguali. Il motivo risiede nel fatto che i due leader avrebbero stretto un patto sul proporzionale con sbarramento al 5%, che penalizzerebbe molto due partiti piccoli quali Iv e LeU. Quest'ultimo chiede di "tornare al sistema spagnolo - scrive Monica Guerzoni - che non piace a Matteo Renzi. Se non vuole sfasciarsi sulle regole del gioco, la maggioranza dovrà trovare un compromesso che metta tutti d'accordo a tempo di record, perché da qui ad una settimana verrà depositato un testo da cui partire". Zingaretti per ora evita le polemiche e si concentra sul seminario, ma rischia di sottovalutare il problema legato alla legge elettorale. Intanto il 15 gennaio la Consulta prenderà una decisione sul referendum chiesto dalla Lega di Matteo Salvini per eliminare la quota proporzionale del Rosatellum attualmente in vigore, trasformandolo in un maggioritario puro. Nel video Matteo Orfini (Pd): "Legge elettorale? Puntiamo a proporzionale corretto". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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