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Giuseppe Conte, lo spacchettamento frega Di Maio: "Adesso siamo in minoranza in CdM", M5s in trappola?

Doppia poltrona, una fregatura per il Movimento 5 Stelle. I retroscena sulla nomina di Lucia Azzolina all'Istruzione e Gaetano Manfredi all'Università e Ricerca, infatti, svela il malumore dei grillini per la decisione del premier Giuseppe Conte. Sabato sera, a qualche ora dalla conferenza stampa d'annuncio a Palazzo Chigi, dal Movimento filtra un virgolettato: "Abbiamo perso la maggioranza in Consiglio dei ministri". Leggi anche: "Lettera di dimissioni presentata a Conte". Dopo Fioramonti, altro scossone? La grillina Azzolina infatti sostituisce numericamente il collega (quasi ex) di partito Lorenzo Fioramonti, ma è il tecnico Manfredi (rettore dell'Università Federico II di Napoli e fratello di un ex deputato del Pd) a spostare gli equilibri: oggi, infatti, si contano 11 ministri per il centrosinistra (contando i dem e i renziani di Italia Viva) e solo 10 per il Movimento 5 Stelle, che pure è il primo partito in Parlamento ed è vitale, dunque, per la sopravvivenza della maggioranza giallorossa e di questo fragilissimo governo. Resta da capire se le conseguenze dello spacchettamento deciso dai Conte siano state sottovalutate (politicamente, fatto sconcertante) o se sia invece un disegno preciso del premier, un segnale mandato a Luigi Di Maio che nelle ultime settimane ha lanciato contro Palazzo Chigi messaggi sempre più ostili.  Nell'infografica di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, chi sono Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi

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