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Veronica Giannone, rimborsopoli M5s: "Così i grillini fanno pagare agli italiani le loro spese private"

"Basta con questa farsa!". Veronica Giannone, deputata del Gruppo Misto espulsa da tempo dal Movimento 5 Stelle, fa scoppiare la "rimborsopoli grillina". "Sono due giorni che leggo accuse su chi non ha restituito e rendicontato tra i colleghi del Movimento. Dovreste sapere, che tanti tra i 'rendicontisti' più diligenti, portano in detrazione tra le spese di mandato alla Camera dei Deputati, i 300 euro mensili da destinare a Rousseau! Soldi che dovrebbero pagare di tasca loro e non far pagare ai cittadini con i rimborsi!".   Leggi anche: "Nessuno verrà risparmiato". M5s, ultimatum ai morosi: disperata corsa al bonifico? La Giannone svela nel dettaglio il meccanismo che rischia di far saltare in aria il Movimento. "C'è chi inserisce sul Tirendiconto -le spese degli abiti, delle scarpe, come fossero spese di rappresentanza. Come? Semplice, facendo uno screenshot della spesa dall'applicazione bancaria, cancellando tutti i dati tranne data e importo, e il gioco è fatto!". "Mi chiedo poi - conclude su Facebook la deputata -, se chi si è trovato a fare il Ministro o il Sottosegretario, ha poi rinunciato ad una delle due indennità? Per non parlare di tutte quelle donazioni trimestrali di ogni parlamentare, dove sono andate a finire?".  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Paragone chiama in causa Di Maio: "Sui rimborsi dov'era?"

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