Sergio Mattarella, discorso di Natale: "Dialogo tra i partiti". La lettura: appello pro-governissimo?
Al tradizionale discorso per gli auguri di Natale, assente Matteo Salvini, prende la parola Sergio Mattarella. Direttamente dal Quirinale, il presidente afferma: "Sappiamo che la politica comporta anche scontri". Ma come disse Aldo Moro, anche oggi è necessaria "la comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo". E ancora: "Una società attraversata da lacerazioni profonde corre un grave pericolo, chi riveste ruolo istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini". Leggi anche: Sergio Mattarella, telefonata d'urgenza a Conte Mattarella ha dunque aggiunto: "Il bene comune è bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l'essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco". Insomma, da Mattarella un netto invito al dialogo tra partiti. E c'è chi legge dietro a queste parole una sorta di appoggio al governissimo di cui si è parlato in questi ultimi infuocati giorni, magari con Mario Draghi a Palazzo Chigi. Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) Mattarella al Quirinale Nelle ultime battute del suo intervento, infine, Mattarella ha elencato quelli che a suo giudizio sono i principali "nemici" da sconfiggere, primo dei quali la disoccupazione: "La prolungata fase di debolezza dell'economia - ha ripreso il capo dello Stato - ha inciso pesantemente sul'apparato produttivo del nostro Paese, con pesanti conseguenze occupazionali e gravi fenomeni di disgregazione sociale. Ecco la missione per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: il lavoro che manca, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica", ha concluso Sergio Mattarella.