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Pier Ferdinando Casini contro Di Maio: "Non c'è niente di peggio di una commissione sulle banche"

"Non c'è niente di peggio". Pier Ferdinando Casini si sfoga con il Corriere della Sera e nel mirino ci finisce il Movimento 5 Stelle. "Quando sento le cose che dice Luigi Di Maio mi preoccupo molto. E a chi brandisce la commissione d'inchiesta parlamentare sulle banche come un'arma politica mi sento di suggerire le parole che disse Emilio Colombo a Flaminio Piccoli durante una delle notti dei lunghi coltelli della Dc: Calma, calma, calma". Leggi anche: "Lasciamo il M5s o no?". I grillini in pellegrinaggio da Casini Presidente dell'ultima commissione bicamerale sulle banche chiusa nel 2018 e nata sull'onda dello scandalo di Banca Etruria, Casini ammonisce sui rischi di strumentalizzazione "in un sistema bancario e finanziario già fragile". Dopo il caso della Popolare di Bari, spiega il senatore, una nuova inchiesta parlamentare sarebbe "dannoso. Non a caso sono stato l'unico a votare contro l' istituzione di questa nuova commissione e votai anche contro quella della quale poi fui eletto presidente". Già appurate le criticità dalla precedente commissione, ora si tratterebbe solo di far correre "altri rischi reputazionali al sistema". Candidati alal presidenza due "falchi" come Gianluigi Paragone ed Elio Lannutti. Casini non si pronuncia su di loro: "Io, a scanso di equivoci non mi sono fatto mettere in questa nuova commissione. Il presidente l'ho già fatto una volta e mi è bastato"

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