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Giuseppe Conte e i responsabili, retroscena: "Le prove nascoste nel telefonino del premier e di Zingaretti"

Le prove sono nascoste nei telefonini di Nicola Zingaretti e di Giuseppe Conte. In Parlamento il "partito del non voto" è ampio e trasversale, al di là degli eclatanti passaggi di senatori dal M5s alla Lega che destabilizzano la tenuta del governo. Ma come riferisce il retroscena di Francesco Verderami sul Corriere della Sera, i "responsabili" sono in movimento da tempo per rinsaldare la posizione del premier. "Io farò capire che le porte sono aperte - aveva anticipato lo stesso Conte a un messaggero dei responsabili - ma di più per ora non potrò dire".  Leggi anche: "Dovranno aspettare anni". Cosa sa Conte: il messaggio sibillino ai grillini passati con Salvini Primi segnali? La visita di Conte in Irpinia, alcuni mesi fa. Ciriaco De Mita confidò all'ex Dc Rotondi: "È venuto perché ha bisogno di un gruppo parlamentare in suo sostegno. Parlane con Gianni Letta, perché Berlusconi certe cose non le capisce". Manca ancora un gruppo riconosciuto, ma "sul riconoscimento politico dei responsabili si discute da almeno un mese e ce n'è la prova sui cellulari di Conte e Zingaretti", assicura sempre Verderami. Anche per questo un "autorevole ministro" avrebbe confidato: "Messe a posto le cose con la verifica, dopo le Regionali di primavera va messa nel conto l'ipotesi di un rimpasto". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Gasparri durissimo contro i "responsabili manigoldi"

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