Matteo Salvini e i grillini passati alla Lega, il retroscena: "Effetto destabilizzazione", così cadrà Conte
Parola chiave: "destabilizzare Conte". Secondo il Messaggero, Matteo Salvini ha aperto la caccia ai delusi grillini da tempo, con "incontri romani riservati nel suo ufficio di senatore semplice, ma anche nei territori" dove era impegnato in campagna elettorale, dall'Umbria alla Campania e, oggi, in Calabria. Ed ora ecco i primi frutti, con i senatori M5s Grassi, Urraro e Lucidi che passano armi e bagagli con il Carroccio. "Un lavoro certosino - suggerisce il quotidiano romano - che dura da settimane e che, assicura chi ha parlato con il leader della Lega, non finirà qui". Leggi anche: "Diteci quanto costa". Grassi alla Lega, Di Maio perde il controllo La manovra, secondo Salvini, avrebbe soprattutto un obiettivo: "Destabilizzare il quadro politico, sapendo che non sarà il passaggio di un gruppo di senatori grillini a far cadere il governo. Ma si creerà così il clima ottimale per arrivare a un incidente politico, alla crisi". Attenzione massima dunque al Senato, dove i numeri sono più ballerini mentre a Montecitorio la maggioranza giallorossa resta solida e dunque, spiegano dalla Lega, "qualsiasi sforzo è inutile". Secondo Stefano Candiani, considerato uno dei "pontieri", "ci sarà un effetto emulazione. Basta rompere gli argini. Il problema sarà dell' esecutivo con il passare del tempo: faticherà sempre di più a ottenere la maggioranza". Il senatore e braccio destro di Salvini avrebbe avuto un ruolo chiave tra "pranzi, riunioni, telefonate insieme al Capo, sfoghi sull'Umbria". E il Mes è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, il grillino Lucidi annuncia l'addio al M5s