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Giorgia Meloni "adesso a destra è un problema". Retroscena da Roma: le preoccupazioni di Salvini e Lega

"A destra Giorgia Meloni comincia a rappresentare un problema". Il Corriere della Sera registra l'inquietudine dell'inner circle di Matteo Salvini, che giovedì sera ha lanciato la prima tappa dell'"assedio a Virginia Raggi". La Lega prepara la campagna elettorale per sfidare il Movimento 5 Stelle nella Capitale", il voto è previsto per il 2021 ma la speranza del leader è "che entro la prossima primavera si possa votare a Roma, nel Lazio e in Italia".  In attesa di un suicidio grillino o di una spallata esterna, Salvini deve però risolvere il nodo di fondo del centrodestra: il rapporto con Fratelli d'Italia.  Leggi anche: "Oltre il 10%? Qual è il suo vero obiettivo". Meloni e sondaggi, cosa sa Senaldi Perché se la Lega è primo partito nel Paese, FdI è sempre "il primo partito d'opposizione nel consiglio capitolino e il primo partito della destra a Roma". Insomma, la Meloni non rinuncia alle sue ambizioni di piazzare non tanto se stessa quando un proprio rappresentante in Campidoglio. A Roma Salvini ha schierato uno stato maggiore molto "locale", nota il Corsera: Giulia Bongiorno, Barbara Saltamartini, Claudio Durigon, Antonio Maria Rinaldi, Francesco Zicchieri. "Buona parte della classe dirigente della Lega capitolina, evocata spesso sul palco, arriva proprio dal vecchio alveo post missino, quando non direttamente da Fratelli d'Italia", sottolinea il quotidiano di via Solferino. E questo "non semplifica le cose" con la Meloni. Tanto che lo slogan usato dal Capitano per conquistare i romani ("Ci vuole la Lega perché gli altri li avete già provati tutti") sembra un sottile riferimento alla Meloni, che proviene dal mondo che fu del sindaco Gianni Alemanno. Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Salvini e il candidato per Roma: "Qualche idea ce l'ho"

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