Danilo Toninelli ha molta fiducia in sé: "Da quando sono entrato al ministero...", intervento misterioso
Era con discreta approssimazione il peggiore e più improbabile dei ministri del governo M5s-Lega. Si parla ovviamente del grillino Danilo Toninelli. Hanno provato a farlo fuori dal dicastero della Infrastrutture un po' in tutti i modi, pentastellati compresi, ma ha resistito fino all'ultimo, fino a quando il governo non è caduto sotto i colpi di Matteo Salvini (altrimenti, riferiscono le cronache parlamentari, sarebbe durato davvero poco altro tempo). Ma la pioggia di critiche e l'infinita sequela di gaffe non scalfiscono l'incredibile fiducia che Toninelli nutre in se stesso. Per comprenderlo, basta sentire questo intervento all'EcoFesta 5 Stelle di Sirmione, di martedì 10 settembre: "Il ministero delle Infrastrutture - attacca - è come la casa di Paperon de Paperoni ed era abitato da troppi decenni dalla Banda Bassotti. È arrivato un semplice cittadino, portavoce rappresentante della collettività (che sarebbe lui, Toninelli parla insomma in terza persona senza nominarsi, ndr) che ha scardinato, non da solo ovviamente, completamente il sistema. Prima entravano i grandi concessionari, i grandi costruttori, tutti coloro che rappresentavano immense potenze economiche collegate con un sistema politico-affaristico-mediatico. Sono entrato io e abbiamo iniziato semplicemente a studiare", conclude misterioso. Ne consegue, insomma, che abbia cacciato tutti coloro che portavano denaro e capitali per iniziare "a studiare". E al di là di quel che intendesse dire, resta un evidenza: lo studio o presunto tale ha dato risultati assai rivedibili. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi anche: Danilo Toninelli torna in pista, clamorosa voce nel M5s