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Matteo Salvini in Senato, attacco totale a Giuseppe Conte: "Come Monti. Traditore, che schifezza"

E venne il momento dell'intervento di Matteo Salvini in aula al Senato, nel giorno in cui Giuseppe Conte chiede la fiducia a Palazzo Madama. Il leader della Lega, l'ex ministro dell'Interno rimasto fuori a causa della crisi che ha scelto di aprire e della manovra di palazzo tra M5s e Pd. E Salvini passa subito all'attacco in primis di Conte: "Non la invidio, presidente Conte-Monti", esordisce paragonando il premier a Mario Monti. Dunque lo definisce "un uomo organico al potere". E ricorda: "Lascio la poltrona e mi tengo la dignità". Leggi anche: Matteo Salvini entra al Senato, accoglienza da stadio Dunque, il leader della Lega passa in rassegna tutti diversi insulti rivolti dal Pd a Giuseppe Conte nei mesi di governo con la Lega, tra i quali ricorda un pesantissimo "semplicemente imbarazzante". Dunque, sempre rivolgendosi al premier: "Questa sera parlerò ai miei figli a testa alta, con una poltrona in meno ma molta dignità in più". "Non la invidio - ripete -, la sua poltrona è figlia di slealtà, tradimento, interesse personale. Io non riuscirei ad occuparla nemmeno per un quarto d'ora". Nel mirino poi ci finisce la nuova maggioranza giallorossa: "Milioni di italiani - sottolinea Salvini - pensano che la vostra non sia un'operazione di dignità e di coscienza". E ancora: "Siete minoranza nel Paese, siete maggioranza solo qui dentro grazie a un gioco di poltrone. Questo è un governo basato sulla spartizione delle poltrone e della paura. Paura di tornare al voto, essere mandati a casa dagli italiani e tornare a fare un lavoro. Noi alla paura e all'odio rispondiamo con il sorriso, amando i nostri nemici ed avversari, lavorando anche per loro. Non potrete scappare all'infinito", Salvini ribadisce uno dei suoi ultimi cavalli di battaglia. E ancora, punta il dito: "Voi non votate la fiducia. Votate una schifezza", ha picchiato durissimo. Il leghista fa poi ironia sulla "priorità" del governo, ossia la nuova legge elettorale: "Ho l'email intasata di persone che me ne chiedono conto. Ma vi rendete conto? Nel giorno della fiducia vi ritrovate per parlare della legge elettorale", scandisce le parole. Dunque, l'ex ministro avverte: "Ma se proverete a rimettere la legge Fornero faremo opposizione giorno e notte, staremo qui dentro e non vi permetteremo di andare a dormire". Poi un ulteriore affondo a Conte, primo bersaglio del durissimo intervento di Salvini: "La prossima maggioranza, presidente Conte, con chi la farà? Con Forza Italia, rifondazione comunista, i marziani, i terrapiattisti? Non era una critica a voi amici di Forza Italia, ma a un presidente inchiodato alla poltrona come le vecchie mummie della prima repubblica. Abbiamo idee diverse, gli italiani giudicheranno dai fatti", ha rimarcato.

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