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Roberto Gualtieri nuovo ministro dell'Economia: al Tesoro il "piddino di Bruxelles"

Via libera al governo più a sinistra della storia repubblicana, quello tra Pd e M5s. Oggi, mercoledì 4 settembre, Giuseppe Conte è al Colle e ha sciolto la riserva. Lo ha fatto dopo un ultima riunione su programma e nomi più lunga del previsto: il nodo era il sottosegretario a Palazzo Chigi. La ha spuntata il M5s con Riccardo Fraccaro: nasce insomma un governo ultra-grillino. Il giuramento previsto per giovedì alle 10 del mattino. Leggi anche: Nicola Zingaretti mira alla poltrona di commissario Ue Qui, un focus su uno dei ministeri più pesanti in assoluto: quello dell'Economia. Ad aggiudicarselo, come ampiamente previsto da ore, Roberto Gualtieri, che prende il posto del tecnico Giovanni Tria. Quello di Gualtieri è un profilo ibrido, tra il tecnico e il politico. Vicedirettore dell'Istituto Gramsci e presidente confermato della Commissione economia e finanza dell'Europarlamento, Gualtieri è uno storico contemporaneista della Sapienza, molto apprezzato a Bruxelles per la "padronanza di regole e procedure europee sia nella finanza pubblica che sulle banche", ricordava in mattinata il Corriere della Sera. Attualmente era eurodeputato del Pd. Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) Giuseppe Conte legge la lista dei ministri E ancora, il quotidiano di via Solferino mette in evidenza come "pochi conoscono come lui l'alfabeto scritto dai negoziati finanziari di Bruxelles. Gualtieri in questi anni ha lavorato molto perché non partissero procedure sui conti dell'Italia". E questo tipo di lavoro sarà necessario per negoziare un aumento del deficit 2020 ed evitare una manovra punitiva.

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