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Ferruccio De Bortoli contro Davide Casaleggio e Rousseau: "Forse ci guadagna pure..."

Per Luigi Di Maio e Davide Casaleggio il voto sulla fantomatica piattaforma Rousseau è stato il "massimo" della democrazia. Hanno esultato, si sono compiaciuti, hanno parlato di record che non esistono. E tra i molti che dissentono c'è anche Ferruccio De Bortoli, che sulla vicenda - in un intervento ad Agorà Estate su Rai 3 - non usa mezzi termini: "Era molto triste vedere un intero Paese con le sue istituzioni aggrappato all'esito di una piattaforma privata, in via Moroni a Milano - premette l'ex direttore del Corriere della Sera -. Procedure che non conosciamo, una partecipazione che si dice record non so su quali basi, e che pone una serie di problemi sulla nostra democrazia rappresentativa. Gli eletti del M5s, eletti democraticamente dal popolo italiano, non hanno la responsabilità di prendere una decisione così importante per il Paese - rimarca De Bortoli -. Ci si deve aggrappare a un esempio di democrazia diretta che in qualche modo poteva anche dare un esito diverso. Cosa sarebbe accaduto se l'esito fosse stato diverso? In sé c'è un depotenziamento della democrazia rappresentativa, cioè gli eletti dal popolo italiano contano fino a un certo punto. E il fatto che tutto dipenda da una società privata che probabilmente ci guadagna anche, con un procedimento astruso... io non la ho trovata una bella giornata", conclude. Una replica, netta, con cui De Bortoli spazza via la risibile esultanza di Di Maio & Co per la presunta realizzazione del concetto di democrazia diretta. Leggi anche: Rischio fascismo, la lezione di Ferruccio De Bortoli

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