Luigi Di Maio, le pressioni private di Grillo: "Come alla Standa". Umiliato, retroscena sul passo indietro
La rinuncia a fare il vicepremier Luigi Di Maio l'ha motivata, con un video su Facebook, tirando in ballo il medesimo passo indietro dal fronte Pd. Ma la verità, spiegano vari retroscena incrociati, è che sul leader del M5s sono arrivate le pressioni fortissime da parte del fondatore, Beppe Grillo. Il comico-guru, da quando Matteo Salvini ha aperto la crisi, ha ripreso in mano le redini politiche della sua creatura dirigendola apertamente tra le braccia dei dem, nonostante le ritrosie dello stesso Di Maio. Leggi anche: "Non votatemi contro". Il video-appello (disperato) di Giuseppe Conte Per piegarlo e dare via libera al Conte-bis, Grillo ha usato tutte le armi a sua disposizione, il Corriere della Sera parla di "pressioni pubbliche (e private)" con momenti francamente imbarazzanti non solo per il Di Maio vicepremier uscente, ma pure per il Di Maio uomo. Grillo si è detto apertamente "inc***" con lui, deridendo la sua lista di 20 punti presentati un po' a sorpresa al Pd come condizioni inderogabili da accettare per formare un governo. "I punti raddoppiati come alla Standa", ha ironizzato Grillo. Raddoppiati, già, come i capi del Movimento. Col sospetto che oggi, alla resa dei conti, dei due uno valga molto di più dell'altro. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev