Crisi, voci dal vertice del M5s: "Big per il voto anticipato, ma i parlamentari...". Verso il governo col Pd?
I big del Movimento 5 Stelle sarebbero per il voto anticipato, la base dei parlamentari grillini vorrebbero tenersi la poltrona e sarebbero disposti anche al patto con il Pd pur di non far morire la legislatura. Sono tutti molto abbottonati alla riunione dei deputati e senatori pentastellati per decidere come gestire la crisi, ma gli umori sembrano già chiari. Leggi anche: "Se non andiamo coi grillini...". Tommaso Cerno, piddino deluso, si sfoga con Senaldi Nell'aula occupata dai 5 stelle si registrano applausi all'operato di Giuseppe Conte, per come ha svolto il ruolo di premier, e sguardo è rivolto alle mosse del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Secondo quanto riferito da alcuni parlamentari che hanno partecipato all'assemblea, al momento prevale la linea del confronto aperto con i democratici ma più che per un esecutivo di transizione su un esecutivo di largo respiro. Nemmeno Luigi Di Maio ha scoperto le carte: ha invitato i suoi a restare nelle vicinanze anche nei prossimi giorni e ha sottolineato come dopo la discussione sulla mozione contro Conte sarà il presidente della Repubblica a decidere il percorso. Ma in tanti - spiegano le stesse fonti - non intendono andare al voto e hanno sottolineato la necessità di proseguire il dialogo con le forze che non vogliono le elezioni anticipate. Durante l'assemblea hanno parlato in molti. Dal sottosegretario Stefano Buffagni che si è schierato per il voto e non ha risparmiato alcune critiche per gli errori commessi, al deputato Gallo - vicino al presidente della Camera Fico - che ha rimarcato che le decisioni dovrebbero arrivare dalle assemblee parlamentari, non nel chiuso delle stanze. A parlare tra gli altri anche il senatore Cubeddu e il presidente della Commissione Antimafia Morra che ha puntato il dito contro Salvini per finire con la senatrice Taverna. Nel dibattito non si è parlato - viene ancora riferito - delle deroghe al secondo mandato. È stata proprio la vicepresidente di palazzo Madama a sottolineare come in molti sono in teoria incandidabili, ma probabilmente sul doppio mandato - osserva un senatore - nei prossimi giorni potrebbe esserci un voto sulla piattaforma Rousseau. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev