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Matteo Salvini sulla Gregoretti: "Presto lo sbarco". E sulla Alan Kurdi: "I tedeschi in Italia non entrano"

Tiene banco ancora l'immigrazione. Su due fronti: il caso Gregoretti e l'Alan Kurdi, ong tedesca in viaggio verso l'Italia con 40 persone recuperate in acque sar libiche a bordo. E Matteo Salvini, in una diretta Facebook, fa il punto sulle due vicende. Si parte dalla Gregoretti: "Problema risolto - ha detto Salvini - perché cinque Paesi europei, Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo, Irlanda e alcune strutture dei vescovi in Italia si faranno carico dei 116 migranti a bordo. Avevo chiesto qualche giorno per risvegliare le coscienze, perché sono tutti bravi e buoni coi porti degli altri. Non siamo il campo profughi d'Europa. Non so se mi costerà un altro tentato processo, ma ho le spalle grosse. Ora comunque, problema risolto: nelle prossime ore darò autorizzazione allo sbarco perché abbiamo avuto la certezza che non rimarranno a carico dei cittadini italiani che già hanno i loro problemi". Leggi anche: Gregoretti, cosa c'è dietro al silenzio di Mattarella Di tutt'altro tenore le parole riservate alla Alan Kurdi: "Nei prossimi minuti firmerò il divieto di ingresso e transito nelle acque territoriali italiane - premette il ministro dell'Interno -. È una ong tedesca, sanno dove possono andare: non in Italia. È una provocazione continua, un tentativo continuo di disobbedire alle leggi italiane. Vi volevo dire che il lavoro paga, lo abbiamo detto. Se questo mi comporterà l'ennesima denuncia, amen: fino a che mi date forza, voglia ed energia mi occupo di sicurezza e protezione dei confini di questo Paese", conclude Matteo Salvini. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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