Matteo Salvini fa i nomi: "Trenta e Toninelli un problema", devono saltare per far sopravvivere il governo
Riprendono le schermaglie? Matteo Salvini, infatti, torna all'attacco. Lo fa ribadendo nei fatti quanto detto giovedì sera, al termine di una giornata convulsa in cui aveva affermato di avere fiducia in Luigi Di Maio ma non in alcuni ministri grillini. Giovedì sera, il vicepremier del Carroccio aveva fatto esplicitamente il nome di Danilo Toninelli: "Un ministro delle Infrastrutture, le infrastrutture dovrebbe sbloccarle, non fermarle". E oggi, venerdì 19 luglio, Salvini ribadisce come il problema al governo siano alcuni ministri grillini. Non solo Toninelli, però. Ora fa anche il nome di Elisabetta Trenta, il ministro della Difesa (che secondo un retroscena di Dagospia avrebbe avuto un ruolo decisivo nell'elezione di Ursula von der Leyen). "Con Di Maio mi vedrò sicuramente - ha affermato Salvini rispondendo all'appello rivolto dal capo politico M5s in mattinata - . Il problema non è lui. C'è un evidente e totale blocco sulle proposte, iniziative, opere, infrastrutture da parte alcuni ministri 5S che fa male all'Italia. Niente di personale, Luigi Di Maio è persona corretta e perbene, ma sono inaccettabili i 'no' e i blocchi quotidiani di opere e riforme da parte dei 5S. Ieri Toninelli (con centinaia di cantieri fermi) che blocca la Gronda di Genova, che toglierebbe migliaia di auto e di tir dalle strade genovesi; oggi Trenta che propone di mettere in mare altre navi della Marina, rischiando di attrarre nuove partenze e affari per gli scafisti". Chiaro il messaggio di Salvini: per quanto si ostini a non voler parlare di "rimpasto", per la sopravvivenza del governo è essenziale che saltino Toninelli e Trenta, due pedine che stanno facendo di tutto per minare il futuro dell'esecutivo. Leggi anche: La Meloni a Fuori dal Coro sfida Matteo Salvini Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) un intervento di Salvini di giovedì 18 luglio