Matteo Salvini, retroscena da Palazzo Chigi: il diktat a Giuseppe Conte per ribaltare il tavolo europeo
"La Commissione Ue uscente non può prendere decisioni né imporre sanzioni". Matteo Salvini, nella sua diretta Facebook mercoledì mattina, chiarisce come sulla procedura d'infrazione minacciata da Bruxelles contro l'Italia, il governo debba andare avanti senza paura. "Nessuna nuova tassa, ma un dialogo alla pari con l'Europa - rilancia il vicepremier e leader della Lega -. Chiediamo di potere abbassare le tasse agli italiani perché più gli italiani comprano e pagano le tasse, più il debito scende". Leggi anche: Una poltrona pesantissima per l'euroscettico Bagnai. Salvini, l'atto di guerra Qui, le dichiarazioni ufficiali. Ma i retroscena riferiscono di un Salvini ancora più combattivo, disposto quasi a ribaltare il tavolo per portare a casa la "sua" manovra. Nel CdM di martedì pomeriggio (che ha anticipato il mini-vertice a 4 di mercoledì mattina con il premier Giuseppe Conte, il vice Luigi Di Maio e il ministro dell'Economia Giovanni Tria), secondo il Messaggero Salvini avrebbe annunciato battaglia, nonostante i timori di Quirinale e Bce e le probabili pressioni dei mercati. A Bruxelles, ha spiegato Salvini ai colleghi, "non si va più con il cappello in mano" e che "questo è il governo del cambiamento anche nel rapporto con l'Unione europea". Un modo anche per chiarire a Conte e Tria che il loro puntare alla mediazione e al rispetto sostanziale dei vincoli europei potrebbe avere vita molto difficile. Ad esempio, l'eventuale accordo con la Commissione non dovrà compromettere in alcun modo il "corposo abbassamento delle tasse per famiglie e imprese" per cui ci sarebbe già spazio nella manovra per il 2020, come assicurato dai consiglieri economici leghisti, con o senza la "correzione" richiesta da Juncker, Moscovici, Dombrovskis e austera compagnia cantante. E in questo senso la teoria dei minibot che tanto agita i palazzi italiani (per ora, molto meno Piazza Affari) sembra soprattutto un segnale lanciato a Conte e a coloro con cui il premier dovrà parlare. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev