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Ballottaggi, il patto di desistenza Pd-M5s per fregare la Lega: "Inciucio a sinistra" in Molise

Prove tecniche di intesa elettorale tra Pd e M5s, imbarazzi e smentite. Ai ballottaggi di domenica fari puntati non solo su Livorno, Piombino e Ferrara (le città dove la Lega e la destra di FdI sognano la spallata definitiva al centrosinistra), ma anche su Campobasso. Partita complicata: nel capoluogo di Provincia i dem sosterrebbero il candidato grillino Gravina con un "patto di desistenza" in cambio del favore ricambiato nel Comune di Termoli, dove è il Pd ad essere arrivato al ballottaggio. Leggi anche: "Il futuro politico di Di Maio". Alessandra Ghisleri dalla Merlino fa godere Salvini La Lega, furiosa, ha parlato subito di "inciucio a sinistra" e Pd e M5s sono stati costretti a smentire, ma il verdetto sarà emesso lunedì e si scoprirà se due settimane di "chiacchiere" sospette avranno sortito gli effetti sperati. La prova dell'accordo, spiega il Corriere della Sera, è che Marina Sereni, responsabile enti locali Pd, aveva ricevuto la richiesta ufficiale di via libera al Nazareno rinviando la decisione finale ai dem molisani. 

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