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Silvio Berlusconi durissimo contro Giorgia Meloni: "Ma si ricorda quando Gianfranco Fini..."

Dopo le elezioni Europee, acque agitatissime in Forza Italia, con richieste che si levano da più parti circa una "revisione" al partito. Si pensi alle istanze avanzate da Giovanni Toti, o alle dimissioni di Maria Stella Gelmini. Il partito è polarizzato, diverse le anime: i fedelissimi del Cav, gli scissionisti come Toti e Paolo Romani, i lealisti, gli anti-salviniani. In questo contesto Silvio berlusconi sembra essersi convinto a cavalcare la "svolta democratica", annunciando il congresso del partito per il prossimo ottobre (nel video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev l'annuncio, ndr). Non primarie, ma quasi. Fino a quel momento, però, il Cavaliere non vuole più sentire beghe interne. Leggi anche: "Cosa dovete sapere su Berlusconi": Vittorio Feltri a cuore aperto Ed è La Stampa ad offrire un appassionante retroscena circa lo sfogo di Berlusconi con i suoi fedelissimi. All'ufficio di presidenza di Palazzo Grazioli che si è tenuto giovedì, avrebbe sbottato: "Basta, adesso basta, non voglio più leggere certe dichiarazioni. E smettiamola anche con gli attacchi ai miei collaboratori". E ancora: "Mi si vuole far passare per rincoglionito, ma in questa campagna elettorale ho detto esattamente quello che volevo". Il Cavaliere, poi, avrebbe parlato di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sul primo, rivendica di non averlo attaccato in modo brusco, così come i forzisti più vicini alla Lega lo accusano di aver fatto: "Uno straordinario comunicatore tranne quando bacia i crocifissi". Ma è alla leader di Fratelli d'Italia che avrebbe riservato le parole più dure, rammaricandosi di essere stato troppo tenero "con la signora Meloni, la quale dovrebbe sempre ricordarsi che fu segnalata da Gianfranco Fini con altri 20 nomi e fui io a sceglierla come ministro". Parole forti, parole pesantissime, che dimostrano come Berlusconi proprio non abbia digerito gli ultimi attacchi di Giorgia.

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