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Edoardo Rixi condannato si dimette subito "per tutelare il governo, ma sono innocente". M5s ammutolito

"Dimissioni, subito". Tutto il Movimento 5 Stelle si scaglia contro Edoardo Rixi, viceministro leghista alle Infrastrutture appena condannato a Genova a 3 anni e 5 mesi nel processo per le "spese pazze" in consiglio regionale ligure. Nella notte era stato Alessandro Di Battista a dire di "non aspettarsi che la Lega scateni una crisi su Rixi", e da Nicola Morra, senatore grillino e presidente della commissione parlamentare Antimafia, ai sottosegretari Stefano Buffagni e Manlio Di Stefano, fino al presidente dei deputati pentastellati Francesco D'Uva, all'ora di pranzo di giovedì tutti chiedono in coro il passo indietro di Rixi, in nome del "contratto di governo", richiamando direttamente Matteo Salvini a persuadere il leghista da eventuali resistenze. Leggi anche: "Salvini? Neanche Berlusconi ha avuto tanti attacchi". Nordio, la verità sulla giustizia a orologeria Non ce n'è bisogno, perché è lo stesso Rixi a dimettersi, impartendo una lezione a chi nei 5 Stelle fin dal caso di Armando Siri ha cercato di speculare sugli incroci pericolosi tra giustizia e politica a solo fine elettorale. "Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull'assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l'amore che provo per l'Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Salvini le mie dimissioni". Salvini le ha accettate, rilanciando: "Lo nomino responsabile nazionale della Lega a Trasporti e Infrastrutture". Un altro schiaffo ai manettari d'Italia. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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