Gianluigi Paragone: "Consegno le mie dimissioni a Luigi Di Maio, non voglio passare da traditore"
"Dopo il titolo di oggi, siccome non voglio passare da traditore, io consegnerò le mie dimissioni dal Parlamento a Luigi Di Maio: sarà lui a decidere cosa farne". Gianluigi Paragone, in diretta da Serena Bortone, ad Agorà, su Raitre, annuncia l'intenzione di rimettersi alla volontà del suo leader dopo l'intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui attaccava Di Maio: "Se vuoi fare Superman, devi dimostrare di esserlo", "a 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro" anche perché "il redde rationem è impietoso. Il Movimento è al suo minimo storico e come vicepremier ha perso la sfida". Leggi anche: "Fine della stagione politica". DiMartedì, sondaggio da ko: M5s, sbagliato tutto Parole pesantissime quelle di Paragone che ora dice: "Non esiste l'opzione di andare altrove, vado via solo dal Parlamento. Se Di Maio mi chiede di restare resto perché vuol dire che c'è ancora un rapporto di fiducia. Ma resto un rompiscatole".