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Matteo Salvini sbrocca, risposta alle porcate di Luigi Di Maio: "Basta, sciacquati la bocca"

Prima lo scontro in Consiglio dei Ministri. Dunque, quello in mattinata. A scornarsi sempre Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La differenza? Il leghista avanza argomenti politici, il grillino invece invoca sempre e soltanto le dimissioni di Armando Siri. Scontato, per uno che di argomenti non ne ha. Però nell'ultima intemerata contro il sottosegretario, il capetto politico con le cinque stellette ha tirato ha evocato anche la mafia, aggiungendo: "Se la Lega non c'entra nulle con questa accuse, dimostri la propria estraneità dai fatti allontanando Siri dal governo, perché altrimenti io comincio a preoccuparmi a vedere Salvini e la Lega difenderlo a spada tratta". Dunque, il grillino ha aggiunto di essere preoccupato soprattutto perché per Di Nicola "il sospetto che gli interessi di imprenditori legati a soggetti inquisiti per mafia siano riusciti a penetrare in questo modo ai massimi livelli di governo e del Parlamento è qualcosa che non avevamo mai visto nella storia della Repubblica". Parole pesantissime. Inaccettabili. Ora evoca la mafia e non solo negli sfoghi coi fedelissimi, ma anche in pubblico. Proprio per questo, la risposta di Salvini è stata durissima. Tra le più dure in questa escalation che pare senza fine e che condurrà quasi sicuramente alla crisi di governo: "Si sciacqui la bocca chi parlando mette in relazione Lega e mafia", ha tuonato. Ovvio il riferimento a Di Maio. Dunque, a stretto giro di posta, ha aggiunto: "Abbiamo piena fiducia nella magistratura perché lavori bene e serenamente". Rimbomba, però, quel Di Maio "si sciacqui la bocca". Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi anche: Di Maio insulta Salvini e... sparisce: le cifre dell'ultimo sondaggio

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