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Luigi Di Maio, spunta lo zio camorrista del candidato in Molise: il grillino non risponde

Sulla testa di Luigi Di Maio cade la tegola dei sospetti gravissimi sul candidato presidente M5s in Molise, Andrea Greco. Lo zio del grillino si chiamava Sergio Bianchi, come riporta anche il Fatto quotidiano, morto ammazzato dalla polizia 35 anni fa. Bianchi è stato affiliato della Nuova camorra sotto la cupola di Raffaele Cutolo, ed è stato anche uomo di fiducia di Pasquale Scotti, luogotenente del boss, catturato nel 2016 in Brasile dopo 31 anni di latitanza. Leggi anche: Lo scheletro nell'armadio dell'uomo di Di Maio: quanti ne ha ammazzati lo zio Lo zio del grillino Greco era un tipo poco raccomandabile anche per gli altri camorristi. Come ha raccontato il pentito Francesco Neri in una dichiarazione del 1995, Bianchi era "una persona pericolosa al 100%, era uno che aveva ammazzato 200-300 persone. Praticamente - diceva Neri - questo usciva la mattina e si prendeva la taglia su ogni persona della Nuova famiglia (cioè il clan rivale) e si prendeva tre milioni a morto e ne ammazzava due o tre al giorno. Era un pazzo, tirava cocaina, la usava come uno si fuma una sigaretta... e sparava. Avrà fatto 50 conflitti a fuoco, e sapete come lo hanno ammazzato? La polizia di Napoli lo ha circondato e lo ha ammazzato per strada". Un tema a dir poco imbarazzante per Di Maio, che proprio sulle elezioni molisane punta parecchio per riuscire a conquistare il primo governo regionale. 

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