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Laura Boldrini, LeU ridicolizzata: "Le consultazioni? Andiamo a vedere che succede"

"Andiamo a vedere cosa succede". Bella la vita, quando non conti più nulla. Laura Boldrini a Roma è un po' come una "turista della democrazia", per dirla con una storica sentenza di Silvio Berlusconi. Liberi e Uguali è uscito con le ossa rotte dalle elezioni, ammesso in Parlamento per il rotto della cuffia e con un numero di deputati e senatori non sufficienti a creare un gruppo autonomo. La Boldrini e i colleghi sono finiti così nel Gruppo misto e hanno ben poche speranze di influire seriamente sui giochi per il governo. Se il M5s davvero farà un governo con il Pd (o la parte non renziana di esso), l'accordo sarà fatto sulle teste di Bersani, Speranza e Grasso, e non grazie a loro come sotto sotto speravano alla vigilia delle elezioni. E così anche il ruolo di LeU nelle consultazioni al Quirinale, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà assolutamente marginale e di poco conto. La Boldrini si consolerà con lo spettacolo della primavera romana. Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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