Matteo Salvini a Libero: "Le due carte con cui vincerò le elezioni. Stiamo preparando un piano di salvezza dall'euro"
Matteo Salvini ci è venuto a trovare in redazione a Libero. Intervistato da Pietro Senaldi, a meno di un mese dal voto, non si mostra preoccupato per lo stallo nei sondaggi del centrodestra. Anzi, rilancia: "Ci sono due o tre proposte che sveleremo negli ultimi 20 giorni di campagna elettorale che sposteranno tanti voti". Di cosa si tratta? "Operazioni di giustizia sociale, di aiuto agli italiani immigrati. Il leder della Lega, dunque, ribatte ancora a chi lo accusa di "sciacallaggio" dopo i fatti di Macerata. Quando poi gli si chiede perché, fra tutti i nomi avanzati come papabile premier, Silvio Berlusconi non indichi lui, Salvini smista il quesito: "Chiedetelo a lui". Dunque, dopo aver allontanato a più riprese l'ipotesi di ogni inciucio, aggiunge sornione: "Chi il 4 marzo sceglie Forza Italia sceglie una sorpresa, che può essere più o meno gradita". Leggi anche: Salvini: "Chiudere tutti i centri islamici irregolari" Nell'intervista si parla ancora di immigrazione: si sente inseguito dal Cavaliere, che propone di espellere 600mila clandestini? "Faccio politica per risolvere problemi. Se Berlusconi mi copia sono contento". Il segretario del Carroccio, dunque, chiama il suo popolo in piazza Duomo a Milano, per una grande manifestazione in calendario il 24 febbraio, "nonostante il freddo". E ancora, sul rapporto con Berlusconi conferma di avere iniziato una "traversata nel deserto" con vista a ciò che verrà dopo il Cavaliere. Una frase con cui conferma, ammesso che ce ne fosse bisogno, l'obiettivo di imporsi come leader del centrodestra. Per Roberto Maroni e Umberto Bossi, sottolinea, ci sarà sempre spazio nella Lega. Quindi si passa al Movimento 5 Stelle, ai quali riserva una netta chiusura: "La loro è una visione dell'Italia di sinistra, vogliono punire il merito e la ricchezza. È questo che ci separa da loro". Parlando di Unione Europea piove la stoccata contro il candidato premier M5s: "Non sono un Di Maio qualunque. Stiamo preparando una via di salvezza per il momento in cui si sgretolerà, è inevitabile". Infine, una promessa: "Con me premier, uno come Erdogan in Italia non ci mette piede. Non si può accogliere a casa propria uno che nega l'olocausto degli armeni".