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Elsa Fornero, il drammatico processo pubblico: guarda il film con gli esodati, distrutta e umiliata

Un processo pubblico per Elsa Fornero. L'ex ministra del Welfare ha assistito in un teatro alla periferia di Torino alla proiezione del film L'Esodo di Ciro Formisano. Coraggiosa, perché è la storia vera di Francesca, una dei 400mila esodati prodotti dalla famigerata riforma Monti-Fornero del 2012. La pensionata che non può andare in pensione, fregata dallo Stato - interpretata da Daniela Poggi, è costretta addirittura a mendicare pur di tirare avanti e mantenere la nipote. Straziante, e non è stato il solo caso.  "Scusate ma ora vado. Sono distrutta", ha avuto la forza di commentare la Fornero dopo un'ora e quaranta, racconta La Stampa, in cui la professoressa è rimasta "immobile, rigida, le braccia serrate al petto, la mascella stretta". Attorno a lei un gruppo di esodati, veri. Sul grande schermo sfilano gli insulti alla sua persona: "Strega", "ladra", "criminale". Solo lei, solo il nome della Fornero. "Quello di Monti l'hanno scordato tutti - sibila Elsa -. Anzi, si sono dimenticati di tutti i professori. Tranne che di me. Credevo di servire il Paese in un momento drammatico. Sono stata un'ingenua". Si è sentita usata dai politici, da chi "per vent'anni ha illuso gli italiani raccontando che andava tutto bene". Senza la Fornero, Monti e il governo dei professori, giura, "questa storia sarebbe stata più drammatica", l'Italia sarebbe finita come la Grecia. "Questa riforma fa tanto comodo - è il suo ultimo sfoggio d'orgoglio -: ce se ne può vantare in Europa, mentre in Italia basta dire che è tutta colpa mia. Ora vado, sono stanca". La ministra ferita però regala una verità: "Chi racconta storie così vince comunque, io perdo sempre". E con lei migliaia di italiani dimenticati dallo Stato.

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