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Giuseppe Conte smascherato: torna all'università e apre la lezione con un elogio alla gestione del suo governo

Giuseppe Conte torna in cattedra. Il fu premier, abbandonato Palazzo Chigi, torna a fare quello che ha sempre fatto: insegnare. Peccato che per la prima lezione l'avvocato si sia prodigato in un elogio al suo governo. "Questa giornata segna il mio ritorno nella comunità accademica fiorentina nella quale ho trascorso lunghi anni - ha esordito all’Università di Firenze -.  Esperienza che mi ha arricchito enormemente, anche dal punto di vista umano. Ho accolto con gioia e emozione l’invito a tenere questa lezione. È una lezione che dedico a tutti gli studenti con l’auspicio che possiate affinare le vostre idee e progetti di vita". Fin qui nulla di strano se non fosse che poco dopo racconta passo per passo la gestione della pandemia, dimenticando un piccolo dettaglio: il flop.

"Abbiamo dovuto costruire un percorso che potesse consentire all’esecutivo di adottare ogni misura di contenimento idonea a fronteggiare la repentina evoluzione della situazione epidemiologica, coinvolgendo costantemente il Parlamento", ha giustificato agli studenti la sua legislatura a suon di Dpcm. "Non abbiamo mai preso in considerazione - ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio - la possibilità di esercitare il potere sostitutivo dello Stato anche per un indirizzo squisitamente politico: abbiamo preferito coltivare un costante dialogo con le autorità territoriali, pur tra varie difficoltà e momenti critici, nella convinzione che il coinvolgimento dei vari attori istituzionali in una prospettiva di leale collaborazione ci avrebbe garantito una maggiore coesione nazionale e una più solida tenuta delle comunità di riferimento".

Il fu premier omette però di dire che l'esecutivo comunicava i provvedimenti ai governatori di regione a tarda notte o, addirittura, qualche ora prima della loro attuazione. Un vizio che il riconfermato alla Salute Roberto Speranza non si è ancora tolto. "In un contesto del tutto inedito - ha continuato - abbiamo costruito un’articolata strategia normativa che tenesse conto delle caratteristiche dell’emergenza pandemica, che non è riconducibile a un evento che si esaurisce una volta per tutte - come può essere un terremoto o un’alluvione - ma assume i tratti di un processo in continua, imprevedibile evoluzione". Insomma, per Conte i giallorossi hanno fatto tutto bene. 

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