Terraverso, Adolfo Urso: "L'arma ibrida di Cina e Russia"
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, è ospite di Terraverso, il podcast di Libero. Intervistato da Sandro Iacometti, di Libero, e da Emanuele Ranucci, ideatore del format, il Ministro parla del nuovo nome dato al dicastero di cui è a capo: "Sono le imprese che creano lavoro, non certo lo Stato. Per questo abbiamo cambiato la denominazione di questo Ministero, per segnalare la strada che sta a cuore al governo". Prima si chiamava "Ministero dello Sviluppo economico", dice ancora Urso, "ma per noi contano le persone, gli imprenditori, i lavoratori, i consumatori. E il Made in Italy, che è un marchio di eccellenza". L'intervista si sposta poi sullo scenario internazionale: "Da tempo Russia e Cina praticano una guerra ibrida contro l'Occidente, utilizzando il grano, l'energia, l'immigrazione", spiega, "Dovremmo ricordarci che nel settembre del 2021, appena prima dell'invasione russa dell'Ucraina, un ponte aereo portò decine di migliaia di immigrati in Bielorussia per indirizzarli verso la frontiera europea. E se l'Europa si fosse spaccata? La Russia utilizzò quell'arma ibrida per mettere in crisi l'Ue, perché doveva entrare in Ucraina. Lo stesso fa la Cina in Africa".
L'Europa non ha sottovalutato questo fenomeno? "L'Italia ha posto per prima il problema perché riguarda la frontiera meridionale, sia per l'immigrazione sia per il tema delle materie prime critiche", riflette Urso, "dobbiamo programmare una politica energetica seria che ci renda autonomi, come hanno fatto gli Stati Uniti prima di noi. Solo l'Italia può essere l'hub del gas europeo". Il 2023, prosegue il ministro, "sarà per l'Europa un anno di grandi sfide: da quella energetica a quella industriale, dovremo dare una risposta, a fianco degli Usa, alla Cina, approfittando della transizione ecologica. Diversamente si mette a rischio la sopravvivenza stessa dell'Unione Europea, che in Italia è stata fondata e che è nata nel Mediterraneo. Non possiamo trasformare il nostro continente in un museo a cielo aperto".
Parlando di battaglie culturali, Urso è fondatore della fondazione "Farefuturo", laboratorio di idee della destra liberale: "Questo centro serve tanto più ora che siamo al governo. Ritengo che l'egemonia culturale della sinistra sia stata messa in crisi dalla storia. Meloni oggi può andare al congresso della Cgil perché in Europa è la destra che pensa ai lavoratori". E sullo Stretto di Messina è convintissimo: "Sarà il simbolo tecnologico della nuova Europa che torna nel Mediterraneo, che congiunge idealmente il continente all'Africa e al Medio Oriente".